Fotografia di Valentino

«Meta del viaggio è viaggiare», canta Fabrizio De André. E io aggiungo: «Meta del viaggio è raccontare». E’ bello, infatti, condividere esperienze che, mentre danno vita all’istante presente, ci permettono di sognare.

Il senso di provvisorietà che accompagna ogni viaggiatore mi ha insegnato a non aspettare la partenza per dire : «Ti voglio bene». Mi ha incoraggiato ad esprimere a tante persone il mio bisogno d’amare e di essere amato. «Sono un mendicante d’amore», rispondo a chi, incalzato dalla mia curiosità e dal mio sguardo, chiede: «Ma tu chi sei?».

Per oltre venticinque anni ho studiato. Per altrettanti ho insegnato filosofia e teologia morale soprattutto nei paesi impoveriti come ‘professore visitatore’. Ora sono al servizio della Santa Sede per la formazione del clero delle giovani Chiese.

Guida la mia attività di giornalista e di scrittore il desiderio di dare a tutti un anticipo di fiducia e una indicazione : «Se il mondo è così, non è colpa tua. Sarà colpa tua se lo lasci così». Per questo mi rivolgo soprattutto ai giovani. Li invito a cercare senza sosta la verità. Li incoraggio a scoprire la loro bellezza. Li esorto a non buttarsi via.

Studiare tanto, pregare con costanza, scegliersi un maestro di vita e viaggiare: sono i punti su cui insisto perché sono convinto che un individuo vive tante esistenze quante sono le persone che ama, i paesi che visita e le lingue che parla.

Costantemente a contatto con persone di diverse culture e di religioni, ho imparato ad apprezzare sempre più il dono della fede, il privilegio d’essere cristiano, l’intima gioia di vivere il mio battesimo come ministro di Dio. Perciò ho voglia di raccontare, mantenere la memoria, condividere esperienze e invitare qualcuno a salire sulle mie spalle, perché veda più in là di quanto io sia capace. Qualcuno che mi aiuti a sognare.

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