5 Maggio 2008, Ponte Nossa

Tutto si può nascondere, tranne il cuore.

Sotto la cattedrale di Porto, in riva al fiume che sfocia nell’oceano, presso una grande fontana si radunano gabbiani affamati, rissosi, sgraziati nei versi che emettono. Tanto sono eleganti, trasportati dai venti, tanto sono buffi in terra, alla ricerca di cibo.

Un’anziana signora, mal vestita e dall’aspetto rude, si presta a lavare e pulire il pesce in vari ristoranti, pur di avere, gratis, le interiora. Suo hobby: sfamare i gabbiani. Questi, appena la vedono comparire, roteano attorno alla fontana, dove lei butta le interiora, frammenti di cibo che i gabbiani prendono in volo. Teoricamente tutti hanno diritto al nutrimento, ma la signora ha il suo gabbiano preferito, che chiama per nome. Con il bastone, gridando, allontana gli altri e cerca di nutrire il suo pupillo. Che cosa ha questo di speciale? È zoppo e … arriva sempre in ritardo.

Dietro le rughe, la voce roca, i lineamenti duri, che cosa si cela?

Tutto si può nascondere, tranne il cuore.




Nell’atrio della stupenda università di Coimbra guardo un giovane vestito da sfattone, con tatuaggi e piercing. Gli chiedo quanto sia distante la cattedrale e lui risponde chiedendo che cosa sia la cattedrale. Lo guardo stupito: “Pensavo che i portoghesi fossero cattolici…”.
“La nostra costituzione è cristiana, ma non ci impone di conoscere le cose dei preti”.
“La cattedrale è al servizio dei laici che cercano Dio. In quel tuo corpo, ancor più bello di una cattedrale romanica, c’è qualche cromosoma cristiano?”.
“Se lei li trova… auguri!”.
“Il discorso sarebbe lungo e delicato. Comunque un universitario non avrebbe nulla da perdere a sapere che cosa sia una cattedrale”.

Mentre gli sto parlando, un suo collega gli passa accanto, gli dice qualche cosa e si becca come risposta un’espressione alquanto volgare. Lo lascio, ritenendolo incolto, superficiale e triviale.

Termino la visita all’università e mi dirigo verso la cattedrale. Sulla piazza ecco “lo sfattone” seduto accanto ad un’anziana mendicante, con due grossi bicchieri di carta, contenenti una bibita. Parla un po’, poi s’illumina quando l’anziana donna accetta la sua offerta.

Mi accosto a lui e gli spiego che alle sue spalle c’è la chiesa cattedrale. Ma la vera cattedrale è il suo corpo, traboccante di cromosomi cristiani.

Tutto si può nascondere, tranne il cuore.





Sul grande piazzale antistante la chiesetta delle apparizioni della Madonna di Fatima, una mamma addita al figlio adolescente il fratellino di circa otto anni, in carrozzella. Nessuna risposta eccetto un gesto osceno alle spalle della madre che se ne va confidando nelle reciproche cure dei fratelli. Il ragazzo disabile, biondo, serio, con lo sguardo rivolto alla Vergine, scoppia in pianto. L’adolescente lo solleva dalla carrozzella, lo abbraccia, gli asciuga le lacrime con i suoi baci.

Tutto si può nascondere, tranne il cuore.

Valentino