Amici miei, shalom!

Amici miei, shalom!

Finora, per oltre due anni, ho raccontato la vita, cercando di cogliere un messaggio da tutto ciò che mi capitava o che tornava alla mia mente riguardo alle varie esperienze del passato. Qualcuno ha visto i miei testi ed è disposto a pubblicarli in tre volumi. Il primo dovrebbe servire a introdurci nell’“Anno della fede” e l’ho così suddiviso:

-       La prima parte volge lo sguardo al passato, visto come fondamento di una fede basata prevalentemente sui ricordi di momenti significativi e belli: provvidenziali stimoli alla lode a Dio.

-       La seconda parte contempla il presente, da vivere con un cuore da innamorato. Un presente celebrato come prezioso proprio perché fragile: dono da valorizzare al massimo, perché questa nostra esistenza possa essere il preludio e la garanzia di una pienezza di vita, nel tempo senza fine.

-       La terza parte riporta racconti che possono aiutare ad aprirci al futuro con tanta speranza: virtù fragile che, o si coltiva in giovane età – prima che si affievoliscano la volontà e l’entusiasmo nella ricerca di Dio – oppure non c’è quando maggiormente se ne avrebbe bisogno.

L’utilizzo del registro narrativo consente di affrontare i diversi temi trattati in modo evocativo, così da coniugare la narrazione dei miei racconti con lo stimolo a far emergere nel lettore la motivazione a diventare egli stesso protagonista, interno alla costruzione letteraria. I vari racconti, che serbano il profumo delle parabole, mirano a stimolare chi legge a ricordare il suo passato, a godere il presente e a scrivere le sue esperienze, quali presupposti per continuare a sognare un futuro migliore.

D’ora in poi cambio stile di comunicazione: risponderò alle varie domande che continuamente ricevo. Se finora ho trattato dell’importanza di avere una fede, ora vorrei soffermarmi sui contenuti della nostra fede in Dio, in noi stessi e nella vita.
Vi chiedo, quindi, di formulare domande articolate in modo da far emergere anche voi stessi e i vostri vissuti, mentre stimolate me ad approfondire temi che ci aiutino a valorizzare la vita, alla luce della morale cristiana: scienza che, centrata sulla Parola, studia l’altissima dignità del credente, chiamato a scoprire la sua vocazione a essere un’unica realtà in Cristo e a portare frutti d’amore per la vita del mondo.

Ringrazio e auguro ogni bene,

Valentino